• Settembre 24, 2021
di Gabriella Petrelli

Mobilità sostenibile

Al via la V Conferenza Nazionale Anci. Riformare per la sostenibilità e innovare per la qualità

Nell’ambito delle azioni promosse dal ministero della Transizione ecologica a favore della mobilità sostenibile, l’Anci ha organizzato, dal 24 al 30 settembre, la V Conferenza Nazionale Anci sulla Mobilità Sostenibile. Al centro del dibattito obiettivi da raggiungere, programmazione e strategie ma soprattutto investimenti futuri
Al via la V Conferenza Nazionale Anci. Riformare per la sostenibilità e innovare per la qualità

L’emergenza pandemica ci ha insegnato che i cambiamenti che pensavamo lunghi, difficili, impossibili, sono possibili e in sicurezza. Il tema centrale resta quello della riduzione dell’impatto ambientale e l’accelerare della transizione energetica, a 360 gradi, della mobilità e dei trasporti a livello urbano e sui territori. La mobilità urbana ha incrementato negli ultimi due anni la sua forte caratterizzazione di settore determinante per le nostre città, impattante sulla qualità della vita della comunità e fortemente condizionante rispetto l’azione e l’efficienza amministrativa delle città.

Di questo si è discusso nella giornata inaugurale della V Conferenza Nazionale Anci sulla mobilità sostenibile organizzata in streaming dal 24 al 30 settembre alla presenza del Ministro Infrastrutture e Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini e del Presidente Decaro, appuntamento ormai annuale che vede il confronto tra le buone pratiche delle città tramite il racconto degli assessori alla mobilità.

Giusy Lombardi, Direttore Generale Ministero della Transazione Ecologica, in apertura del panel “Riformare per la sostenibilità e innovare per la qualità”, moderato dal vice segretario Antonella Galdi, ha colto l’occasione per fare il punto su progetti in corso e lavoro svolto in questi anni e della collaborazione in atto tra MITE, Anci e città. “Il lavoro che con Anci stiamo portando avanti – ha precisato Lombardi – sta permettendo la condivisione di strategie atte a promuovere politiche forti di mobilità sostenibile che hanno portato il raggiungimento di obiettivi non solo nazionali ma anche e soprattutto internazionali in questi anni. Il tutto è stato possibile creando sinergia e facendo squadra tra i diversi livelli istituzionali, dai ministeri alle città, per arrivare più velocemente al raggiungimento degli obiettivi in termini ambientali, mai come in questa edizione della COP 21 incentrati sul termine ambizione, previsti dai Goals dell’ONU per il 2030”.

Dell’esperienza del Comune di Torino ha parlato Maria La Pietra, Assessore alla Mobilità Comune di Torino. “Il confronto tra noi assessori grazie all’associazione – ha spiegato La Pietra – è stato fondamentale in questi due anni di pandemia per superare le difficoltà che stavamo vivendo come amministratori. All’inizio della nostra esperienza di mandato avevamo mezzi fermi, non riuscivamo neanche a realizzare una normale manutenzione. Grazie ai finanziamenti che abbiamo ottenuto, anche quelli provenienti dal MITE, oggi lasciamo alla città mezzi nuovi, moderni, ecologici. 75 nuovi tram e 50 bus nuovi per le scuole. Oggi il trasporto pubblico è accessibile, fruibile da tutti i cittadini ed abbiamo creato dei pacchetti gratuiti di mobilità su tutti i mezzi pubblici cittadini per le famiglie che rottamano un mezzo proprio”.

“Dalla collaborazione tra assessori sono nati progetti comuni e condivisi che possono solo migliorare le strategie da attuare. Sono stati anni complicati. Genova ha presentato un progetto che vede la trasformazione totale del trasposto pubblico, più moderno e sostenibile, per un finanziamento riconosciuto di 470 milioni di euro mai attenuto prima dalla città”. Questo invece il commento di Matteo Campora, Assessore ai trasporti e mobilità integrata del comune di Genova che ha aggiunto “la mobilità in questi anni è fortemente cambiata e l’elemento di cambiamento importante, soprattutto in questi ultimi due anni, è stato il modo di pensare delle persone. I giovani sono più vicini oggi all’utilizzo del mezzo pubblico e fa ben sperare per le città del futuro”.

Dell’esperienza di Brescia, città media con flussi legati alla mobilità importanti, ha parlato Federico Manzoni, Assessore alle politiche della mobilità del Comune di Brescia. “La città si è dotata tra le prime di nuovi strumenti innovativi per la mobilità urbana, grazie anche ai finanziamenti ottenuti ma sono necessari ulteriori investimenti soprattutto legati all’ammodernamento delle infrastrutture, pensiamo alla sfida della nostra metropolitana, non solo dei mezzi a basso impatto ambientale. Semplifichiamo inoltre le procedure per rendere più veloce l’utilizzo delle risorse”.

Diversa l’esperienza descritta da Marco Granelli, Assessore alla Mobilità di Milano, che ha tenuto le fila in questi anni del coordinamento ANCI degli assessori in materia di sostenibilità ambientale, facendosi portavoce in questi anni delle esigenze espresse dalle altre città. “In questi ultimi due anni legati all’emergenza pandemica abbiamo dovuto fare uno sforzo enorme per cogliere il cambiamento e trovare il modo migliore con i cittadini per migliorare gli spostamenti e il servizio pubblico, cercando di coniugare insieme la sicurezza nella fase di transizione al contrasto del traffico e inquinamento. Il tutto portando avanti investimenti nelle infrastrutture per raggiungere i livelli europei del trasporto pubblico per collegare la città al sistema produttivo e lavorativo che gira intorno alle zone urbane. E’ necessario continuare a progettare e utilizzare le risorse al meglio. La nostra capacità sarà fondamentale per sondare la nostra credibilità futura nell’utilizzo delle risorse del PNRR. Dobbiamo, inoltre, lavorare per aumentare la percezione di sicurezza del servizio pubblico e incentivare la mobilità privata, dalla bici ai monopattini, più sostenibile cambiando la nostra idea dello spazio pubblico”.

All’incontro ha partecipato Davide Falasconi, Cio Dipartimento Trasformazione digitale, che ha spiegato l’importanza affinché si possano raggiungere gli obiettivi prefissati che ci sia collaborazione tra livelli istituzionali e tra diversi gestori, sia pubblici che privati, del trasporto pubblico. E di partenariato pubblico privato ha parlato Federico Caleno, Responsabile E-Mobility Italia ENEL X, illustrando il piano di investimenti della società sulle infrastrutture di ricarica elettrica, che necessariamente si pone l’obiettivo sfidante di una copertura nazionale dorsale, quindi autostradale, prioritaria quanto il livello urbano.

Giuseppe Galizia, Responsabile area ambiente programmazione opere pubbliche e viabilità città metropolitana di Catania, ha portato l’esperienza del nuovo trasporto pubblico locale integrato a vari livelli, tra il piano urbano e quello metropolitano del ex provincia e che vede il collegamento tra aeroporto e trasporto cittadino. “L’utilizzo delle risorse – ha dichiarato Galizia – ha portato ad una revisione dell’ente locale per adeguarsi ai nuovi input. Come città metropolitana stiamo attuando il Piano nazionale per lo spostamento casa-lavoro, obbligo ministeriale, che ha portato la concertazione con i 58 comuni metropolitani, sposando le esigenze degli enti trasformandoli in opportunità per gli utenti-cittadini”.

Del comune di Roma e di come la capitale ha affrontato l’emergenza pandemica ha parlato infine Carolina Cirillo, Direttore del Dipartimento mobilità e trasporti cittadino. Incremento delle piste ciclabili, aumento di centraline cittadine per le ricariche elettriche per mezzi privati, incentivi per intermodalità locale e ingegnerizzazione dell’intera rete della mobilità sono stati i punti fermi per la ripartenza della città. Premiata la Capitale con la bandiera gialla dalla Federazione italiana ambiente e bicicletta nell’ambito della IV edizione 2021 di ComuniCiclabili.

 

Leggi anche l’intervento del Presidente Decaro e del Ministro Giovannini