- Dicembre 2, 2025
Pnrr
Pnrr – Manfredi: “Dare continuità agli investimenti intervenendo sui costi di gestione delle opere”
Il presidente Anci all’evento ‘Infrastruttura Ventisei – L’ultimo miglio del PNRR’, promosso dal Mit. “Abbiamo bisogno anche di risorse di investimento continuo, molti dei piani pluriennali adesso sono fermi, come i fondi per i piccoli Comuni, quelli per la riqualificazione urbana e per i trasporti”
“Il PNRR ha rappresentato un’occasione straordinaria di investimento e ha dimostrato come una politica di investimento pubblica, saggia, oculata e consistente può cambiare volto al Paese. Per le città metropolitane e le aree vaste, oltre alla verticalità dei progetti, abbiamo ottenuto un’importante integrazione orizzontale su vari temi trasformando i territori. Tuttavia, dopo il 2026, c’è grande incertezza sulla continuità degli investimenti, per questo abbiamo chiesto al governo un tavolo per decidere insieme cosa si può e si si deve fare, quali le priorità per continuare ad investire senza fermare la macchina di progettazione ed intervenire sui costi di gestione delle opere”. Lo ha detto il presidente dell’Anci Gaetano Manfredi intervenendo in streaming all’evento ‘Infrastruttura Ventisei – L’ultimo miglio del PNRR’, promosso dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per fare un punto quasi conclusivo sul percorso di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Secondo Manfredi, per proseguire il percorso avviato, nel quale “i Comuni sono stati tra i migliori attuatori, malgrado le difficoltà per la ristrettezza degli organici e la difficoltà di reperire tecnici sul mercato”, bisogna puntare innanzitutto “sull’utilizzo delle risorse europee con il fondo di sviluppo e coesione. Ma dobbiamo guardare avanti e anche spingere l’Europa ad investire di più sulle infrastrutture, perché significa fare crescita ma anche creare coesione sociale”, ha aggiunto.
Tuttavia, accanto alle risorse comunitarie, “noi abbiamo bisogno anche di risorse di investimento continuo, molti dei piani pluriennali adesso sono fermi – ha ricordato – come i fondi per i piccoli Comuni, quelli per la riqualificazione urbana e per i trasporti, vanno riattivati il più possibile e al più presto, perché poi i tempi di progettazione, di approvazione e di ‘messa a terra’ delle risorse sono lunghi”.
Il presidente Anci ha anche indicato un’altra preoccupazione da parte dei Comuni. “Il tema dei costi di gestione delle infrastrutture è delicato e richiede grande attenzione, soprattutto nell’ambito del trasporto pubblico. I costi non possono gravare sugli utenti e servono risorse pubbliche significative. Purtroppo – ha ribadito – le prospettive non sono rosee e noi corriamo il rischio che, malgrado il grande investimento in infrastrutture, poi non abbiamo le risorse necessarie per poter far funzionare i servizi e questo sarebbe per noi un grandissimo danno”.
Quanto poi alla fase di attuazione del Pnrr, il presidente Anci ha ricordato gli aspetti nodali di “un’esperienza molto positiva che ha introdotto una serie di innovazioni importanti. Da un lato un finanziamento diretto ai Comuni che ha accorciato i tempi di una burocrazia spesso inutile”; ancora “aver stabilito un rapporto istituzionale basato sulla concretezza e sul ‘fare’ tra i Comuni, l’Anci e il Mit”; infine, “ha introdotto un principio molto importante, quello del rispetto tempi e del raggiungimento dei target. Questo è un tema centrale per l’Italia, alla luce della lentezza nella realizzazione delle infrastrutture che spesso sono vecchie quando si inaugurano, perché ci mettiamo 20-30 anni per fare opere che invece dovrebbero essere realizzate in 3- 4 o 5”, ha concluso Manfredi.