• Marzo 8, 2019
di Gabriella Petrelli

Città Medie

Le voci della mattina di sindaci e addetti ai lavori. Clicca qui per seguire la diretta streaming

Nella replica dei Sindaci, alla domanda su quale sia la proposta da fare, molto si è puntato su programmazione, strategie e politiche di lungo respiro, tempi certi, uno sguardo particolare alle periferie urbane anche attraverso un programma stabile urbano con certezza di risorse. Segui la diretta
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La diretta web dei lavori del pomeriggio

 

I lavori del primo panel

L’Italia delle città medie, la convivenza tra aree urbane e rurali sui cui gravitano non solo funzioni amministrative importanti ma anche specializzazioni produttive, servizi ed infrastrutture determinanti per un’adeguata coesione sociale, è la protagonista a Parma della prima Conferenza annuale dei Sindaci delle città medie. L’appuntamento, a conclusione del Road show organizzato dall’Anci in sei diverse realtà, ha valorizzato il potenziale straordinario di queste città che, con i 95 capoluoghi di provincia, il 64% della popolazione italiana residente, una risorsa inestimabile per lo sviluppo e la crescita dell’intero territorio italiano.
Nell’introdurre i lavori, Danilo Moriero, responsabile Comunicazione dell’Anci e moderatore dei lavori della mattina, ricordando che proprio a Parma vi fu il primo Congresso fondativo dell’Anci nel 1901, ha raccontato in sintesi le esperienze delle sei tappe che hanno preceduto l’appuntamento in corso che non è solo sintesi dei Road Show fortemente voluto da Anci, ma un nuovo punto di partenza per le città medie.
Salutando i Sindaci delle Città medie in sala, Paolo Andrei, Rettore dell’Università di Parma e Presidente della CRUI, ha evidenziato che le 95 città capoluogo di Provincia sono “motori di uno sviluppo che affonda le
radici nei rapporti rafforzati quotidianamente e coinvolge i cittadini in modo più diretto”.  Nell’inaugurare i lavori della mattinata il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini ha colto l’occasione per ricordare che per loro natura “le città medie si offrono come fattore collante dei territori
e rappresentativo delle istanze dei comuni nelle sedi istituzionali”, istituzioni a suo avviso più importanti di chi le guida e la qualità fa la differenza. Il Presidente ha inoltre ricordato quanto le città siano importanti nell’ambito dell’autonomia differenziata, delle aree vaste e nel riordino delle Province, argomenti all’ordine del giorno della discussione politico parlamentare in corso.
Dando il benvenuto a Parma ai colleghi sindaci, Federico Pizzarotti, Sindaco di Parma e Vice Presidente Anci, ha voluto augurare a tutte le donne sindache ed amministratrici una felice festa della donna. Il primo cittadino di Parma ha tenuto a precisare, nel corso del suo intervento, che “in questi anni si è provveduto a normare per dare deleghe e competenze, funzioni e risorse alle Città metropolitane, inoltre si è legiferato a favore dei piccoli comuni. Ciò che il Parlamento ha tenute fuori della normazione”, ha ribadito il Sindaco,
“sono le città medie, schiacciate tra le due dimensioni metropolitane e piccole realtà, su cui è necessario intervenire”.
E’ toccato al segretario generale dell’Anci, Veronica Nicotra, dopo aver precisato che vi è la stessa attenzione dell’Associazione dei Comuni italiani nelle sedi istituzionali nel portar avanti le istanze di tutti i comuni a prescindere dalle dimensioni territoriali, aprire la sessione sulle potenzialità delle città medie per lo sviluppo sostenibile, illustrando il dossier dell’Associazione realizzato in collaborazione con IFEL. Il segretario generale ha sollecitato una proposta da parte dei sindaci da presentare nelle sedi competenti su alcuni punti carenti nelle città medie riguardanti soprattutto infrastrutture, mobilità e sostenibilità, polo e nuove strategie universitarie o su politiche urbane sacrificate a livello nazionale in cui va fatto più sistema, rete e con determinazione nella proposta.
Interessanti le argomentazioni venute fuori dalla prima tavola rotonda. Antonio Paoletti, Vice Presidente Unioncamere e Presidente della Camera di Commercio della Venezia Giulia ha evidenziato che l’avanzamento dei centri commerciali fuori dai centri urbani, dalle città medie alla campagna, desertificano le città che di conseguenza soffrono e, in concomitanza della crisi economica dal 2008, hanno visto anche i piccoli artigiani chiudere le attività. La situazione attuale vede il commercio on line mettere in crisi anche gli ​ ultimi esercizi commerciali. Virgilio Brivio, Sindaco di Lecco, ricordando la diversità territoriale e vocazionale dei 1.500 Comuni Lombardi, ha affermato che i confini amministrativi dei comuni non sono un problema se vi è una progettualità strategica condivisa. Chiamata in causa sulla festa della donna il Sindaco di Ancona Valeria Mancinelli ha posto l’accento sulla non differenza di genere nell’amministrazione di una città e ha ricordato che per politiche urbane incisive è necessario che vi sia un filo conduttore unico tra Stato e città saltando i livelli intermedi. Il Sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi invece ha portato la bella esperienza della città dove le farmacie comunali procurano fatturato per 15 milioni di utili che vengono reinvestiti nella città, mentre il Sindaco di Pavia Massimo Depaoli ha evidenziato l’importanza per una città media di aver un polo universitario fortemente attrattivo. Luca Serale, assessore all’urbanistica del Comune di Cuneo ha invece ha parlato della bella esperienza della città che ha visto fortemente modificata negli ultimi anni la mobilità con un cambio di mentalità importante dei cittadini. Di mobilità, strategie e politiche urbane, qualità della vita nelle sfide globali ha parlato Mattia Palazzi, Sindaco di Mantova ed il suo collega Sindaco di Cosenza, Mario
Occhiuto. In fine Stefano Sordelli, Direttore Future Mobility di Volkswagen Italia ha raccontato la bella esperienza del settore italiano del gruppo, che ha sede in una città media come Verona, volta a trasformare la strategia aziendale da produttore di auto a fornitore di servizi di mobilità cittadina futura. Nella replica dei Sindaci, alla domanda su quale sia la proposta da fare, molto si è puntato su programmazione, strategie e politiche di lungo respiro, tempi certi, uno sguardo particolare alle periferie urbane anche attraverso un programma stabile urbano con certezza di risorse.


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