• Aprile 2, 2019
di Giuseppe Pellicanò

Servizio di Tesoreria

Direttiva Ue PSD2 sui servizi di pagamento. Nota dell’Ifel sul rapporto tra comuni e tesorieri

Il documento fornisce risposte ai numerosi quesiti legati al processo di adeguamento delle convenzioni di tesoreria che è in ritardo. Dai comuni arrivano segnali di incertezza a fronte di richieste di modifica contrattuale diversificate o poco argomentate da parte dei tesorieri
Direttiva Ue PSD2 sui servizi di pagamento. Nota dell’Ifel sul rapporto tra comuni e tesorieri

La direttiva sui servizi di pagamento 20158/2366/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 novembre 2015 (PSD2), recepita dal d.lgs. n. 218/2017, definisce un insieme di norme che si applicano ai prestatori di servizi di pagamento e ai loro utenti per garantire maggiore efficienza, nonché maggiori possibilità di scelta e di requisiti di trasparenza nell’offerta dei servizi di pagamento.
Dal 1° gennaio 2019, anche le pubbliche amministrazioni applicano le nuove norme e, al riguardo, il MEF ha emanato la Circolare n. 22/2018 con cui fornisce chiarimenti agli Enti che si avvalgono di un servizio di tesoreria o di cassa affidato ad una banca o a Poste italiane S.p.A..
Il processo di adeguamento delle convenzioni di tesoreria è in ritardo, mentre pervengono dai comuni segnali di incertezza a fronte di richieste di modifica contrattuale diversificate o poco argomentate da parte dei tesorieri.
Proprio per dare risposta ai numerosi interrogativi sull’adeguamento alla Direttiva PSD2 dei rapporti fra Comuni e soggetti affidatari del servizio di Tesoreria, l’Ifel ha diffuso una nota dedicata alle nuove previsioni comunitarie, armonizzate per le pubbliche amministrazioni dalla Circolare ministeriale.