• Marzo 16, 2020
di Angela Gallo

Divario digitale

Decaro: “Garantiamo un’adeguata dotazione di infrastrutture per lo sviluppo dei nostri territori”

Rilevazione Anci sulle aree disagiate per definire una mappa da sottoporre a istituzioni e operatori telecomunicazioni per eliminare il digital divide. I Comuni sono inviati a partecipare compilando la scheda (link nell'articolo). Per emergenza Coronavirus, la scadenza è posticipata al 15 aprile.
Decaro: “Garantiamo un’adeguata dotazione di infrastrutture per lo sviluppo dei nostri territori”

“Un’adeguata e uniforme dotazione di infrastrutture digitali su tutto il territorio nazionale, soprattutto nelle aree più periferiche e interne del Paese, è un obiettivo non più rinviabile per garantire pari opportunità di sviluppo e innovazione nei Comuni. Ancora molto c’è da fare sia per recuperare i ritardi nell’attuazione del Piano nazionale della Banda Ultra Larga sia per l’eliminazione del digital divide che riguarda ancora tante zone del nostro territorio in cui rimane problematico anche fare una semplice telefonata”. L’Anci, con una lettera a firma del presidente Antonio Decaro, indirizzata a tutti i Comuni italiani vuole farsi parte attiva nel processo di superamento del digital divide avviando una rilevazione delle situazioni di maggiore disagio e criticità rispetto alla copertura di rete fissa e mobile per costruire una mappa pubblica da mettere a disposizione delle istituzioni nazionali e degli operatori delle telecomunicazioni perché si mettano in campo azioni mirate (qui il link al quale i Comuni possono collegarsi per partecipare alla rilevazione: https://it.surveymonkey.com/r/AnciDigitalDivide).
“Nel nostro Paese, soprattutto nei piccoli Comuni, esiste il problema delle aree bianche, quelle zone considerate a fallimento di mercato. Siamo di fatto in una fase di mezzo dove l’analogico viene abbandonato ma non abbiamo ancora il digitale”, sottolinea il sindaco di Cerignale e coordinatore Anci dei piccoli Comuni, Massimo Castelli. “Si tratta di una questione urgente – aggiunge -. Lo Stato non può permettersi di abbandonare questi territori, non si può pensare che esistano territori a fallimento di servizi. I servizi vanno garantiti a tutti perché sono diritti costituzionali”.
“L’attenzione all’eliminazione del digital divide e al potenziamento delle infrastrutture digitali va mantenuta alta – rimarca da parte sua il delegato Anci all’innovazione tecnologica e sindaco di Padova, Sergio Giordani – perché è in gioco la competitività dei territori e la soddisfazione dei diritti di cittadinanza di tutti. Il Piano Banda Ultra Larga è in ritardo, ma rimane una politica di sviluppo strategica che non solo va portata a termine, ma va anche potenziata per evitare nuovi squilibri in termini di offerta. Per questo invitiamo tutti i Comuni a partecipare a questa importante rilevazione avviata dall’Anci affinché sia possibile delineare un quadro quanto più ampio e completo possibile delle aree su cui è prioritario intervenire”.

Per qualunque richiesta di chiarimento, i Comuni possono scrivere all’indirizzo: digitaldivide@anci.it. Allo stesso indirizzo gli operatori di telecomunicazione possono richiedere la fornitura dei dati raccolti

 


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