• Luglio 22, 2019
di Giuseppe Pellicanò

Scomparsa Luciano Vandelli

Bianco: “Fu grande protagonista di una stagione decisiva e vero uomo delle autonomie”

Il presidente del Cn: “Collaborò con l’Anci alla prima riforma delle autonomie, alla legge sull’elezione diretta dei sindaci, al testo unico degli enti locali, sino alla riforma del Titolo V. Sua esperienza preziosa per un regionalismo differenziato ma rispettoso della Costituzione”. Guarda il video
Bianco: “Fu grande protagonista di una stagione decisiva e vero uomo delle autonomie”

“L’Anci e tutti i sindaci d’Italia, di ogni colore politico, ricordano con affetto uno dei grandi protagonisti di una stagione riformatrice decisiva per il Paese: è stato un professore insigne, ma anche un vero uomo delle autonomie”. Con queste parole Enzo Bianco, presidente del consiglio nazionale di Anci, ricorda Luciano Vandelli, professore di diritto amministrativo ed esperto di autonomie locali, morto a Bologna nella notte a 73 anni dopo una lunga malattia.
“Vandelli – sottolinea Bianco – è stato interlocutore dell’Anci: sulla prima riforma delle autonomie locali segnata dalla legge 142/1990 e su tutta la stagione dei primi statuti comunali. Ancora sulla legge 81/1993 che ha sancito l’elezione diretta dei sindaci, così come su tutta la partita del decentramento/federalismo amministrativo, che ha portato all’Intesa in Anci del 1995 con la Conferenza dei Presidenti di regione, sulla fondamentale stesura del Testo unico degli enti locali sino alla riforma costituzionale del Titolo V del 2001″.
“Con la sua cultura giuridica e sensibilità istituzionale – evidenzia il presidente del Consiglio nazionale – ha rappresentato uno snodo fondamentale di interlocuzione tra Comuni e Regioni in quella fase, fondamentale per una sinergia evolutiva tra la visione tradizionalmente regionale centrica, a favore della emersione della centralità autonomistica come perno dell’ordinamento repubblicano”.
“Della sua esperienza ci sarebbe particolare bisogno – aggiunge – proprio mentre si parla di autonomia differenziata che rischia di essere solo uno scontro politico demagogico: servono illustri tecnici e grandi professori che ci dicano che ci può essere autonomia anche differenziata ma nel rispetto rigoroso dell’unità sancita dalla Costituzione”.
Docente di diritto amministrativo, dal 2000 al 2005, Vandelli è stato anche assessore regionale a Innovazione amministrativa e istituzionale in Emilia-Romagna, mentre in precedenza vicepresidente della Provincia di Bologna e assessore comunale agli Affari istituzionali. Tra i suoi incarichi anche quello di membro e vicepresidente (2009-2013) del Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa, mentre nel 2013 ha partecipato, in qualità di componente, ai lavori della Commissione per le riforme costituzionali.