• Ottobre 13, 2017
di anci_admin

#Anci2017

Il ruolo delle Città Medie per la costruzione dell’Agenda Urbana Nazionale

La Consulta delle Città Medie proporrà un testo normativo integrativo alla Legge Delrio che introduca la competenza della pianificazione strategica ai capoluoghi di provincia e l'introduzione di un fondo dedicato alla redazione di piani strategici
Il ruolo delle Città Medie per la costruzione dell’Agenda Urbana Nazionale

VICENZA – Oggi nel corso della XXXIV Assemblea Anci si è tenuto il seminario “Il ruolo delle Città Medie per la costruzione dell’Agenda Urbana Nazionale” per sottolineare l’urgenza di un’Agenda Urbana Nazionale su cui l’Italia delle Città  Medie si fa promotrice e offre un contributo concreto di strategie territoriali e azioni integrate di sviluppo. Un seminario per ribadire l’importanza di una pianificazione del territorio in grado di programmare interventi a breve ma in una visione di sviluppo, in una dimensione di area vasta e in una prospettiva di medio-lungo periodo. E’ su questi temi che la Consulta delle Città Medie Anci incentra la propria riflessione e su cui avanza la proposta di un riconoscimento (anche normativo) della funzione e dello strumento del Piano Strategico e di un sostegno (anche attraverso risorse statali dedicate).  Per promuovere anche in Italia quell’approccio orientato al riposizionamento funzionale ed economico delle Città che ha consentito a livello internazionale le più riuscite esperienze di rilancio e riqualificazione urbana.
Con  il seminario nazionale delle Città Medie, ANCI assume l’impegno per sostenere un adeguamento della legge Del Rio che evidenzi la centralità  del ruolo di cerniera dei capoluoghi di provincia sia rispetto alle proprie aree vaste che alle città  metropolitane, scardinando l’arido concetto di limiti amministrativi provinciali, per sostituirlo con quello più  dinamico, efficiente e più rispondente alle reali aree e flussi di interdipendenza tra citta e paesi. Del resto è  proprio l’applicazione del Piano Strategico come strumento di programmazione dello sviluppo socio-economico dell’area vasta, reso obbligatorio per legge per le città metropolitane, a dimostrare che le effettive aree di influenza e funzioni metropolitane non sono dentro i confini amministrativi. La Consulta delle Città Medie proporrà quindi un testo normativo integrativo alla Legge Delrio che introduca la competenza della pianificazione strategica ai capoluoghi di provincia e l’introduzione di un fondo dedicato alla redazione di piani strategici (anche partendo dai progetti per le periferie) che costruiscano la cornice di visione di sviluppo e azioni integrate per i territorio in una prospettiva di sistema urbano Italia. E ancora e per questo la Consulta continuerà a promuovere un’Agenda Urbana Nazionale quale azione sistemica per una politica urbana unitaria per il nostro Paese. (com/fr)


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